Hic Sunt Leones
Hic Sunt Leones

Zonasismica (2008)

Arrivano i leoni!

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ECCOLO QUA!

E tutti i nostri amici diranno : “FINALMEEENTEEE”!

Certo è stato come un parto, o quasi, visto che abbiamo iniziato in febbraio e lo presentiamo a novembre! Giusto nove mesi di gestazione per questa nuova “creatura” che ci riempie di gioia! Anzitutto il titolo, che è tutto un dire! ”Hic sunt leones”, ovvero “qui ci sono i leoni”, indica le zone inesplorate di Africa ed Asia che comparivano sulle carte geografiche dell’antica Roma.

Posti, quindi, ancora sconosciuti, avvolti di mistero e, per questo, da temere e rispettare. Beh, noi restiamo sempre i soliti quattro sismici rockettari e smanettoni, ma consentiteci un pizzico di civetteria nel titolo, come a dire : “Adesso arrivano le bestie feroci”! In effetti, calcolando che l’età media del gruppo è di circa 44 anni, riusciamo ancora ad essere moolllttooo feroci!!

Cari butèi (la parola tòsi è bandita, vista l’assonanza con sindaci poco simpatici…), possiamo davvero dire di essere estremamente contenti di questo CD, che ci ha visti impegnati (con la nostra solita flemma! Nessuno di noi si stressa per niente) prima nella registrazione, poi nel mixaggio e infine nella realizzazione grafica.

Quest’ultima parte è frutto soprattutto della genialità del nostro Lucio, sempre imprevedibile, fantasioso, colorato, strambo al punto giusto! Il buon Manuel e suo cugino hanno curato tecnicamente la copertina e tutto il resto, per un risultato che ci piace tanto e ci soddisfa al 100 per 100! Che dire del contenuto? Abbiamo cercato il più possibile di dare ai brani una dimensione “live”, come se davvero suonassimo in una qualsiasi serata da Lucio o al Jack. Il risultato ci sembra buono. Il CD suona molto rock e non è stato “manipolato”. Sono stati ingrossati alcuni suoni e le voci, ma niente più. Nessuna nota è stata toccata. Le canzoni ci piacciono e costituiscono la spina dorsale del nostro repertorio dal vivo. Abbiamo spaziato abbastanza sugli autori, scegliendo brani accattivanti, con l’unico criterio di buttar giù i pezzi che più ci “acchiappano”.

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Ecco quindi sfilare in rassegna i Clash, col giusto tributo al nostro eroe Joe Strummer, che ricordiamo sempre nei concerti, seguiti da un altro dei nostri (e vostri) miti, il sempre giovane Nello Giovane, aka Neil Young, presente in due cavalcate elettriche tiratissime come solo lui sa fare. Si passa, poi, alla New York dei tardi Settanta, dove nascevano le Teste Parlanti di David Byrne, omaggiati con quella “Psychokiller” che riassume il loro rock sghembo,scarno e dalle ritmiche ossessive. Pian piano, saccheggeremo anche il loro repertorio! Una strizzata d’occhio alla Band, sempre ispirata dai tradizionali americani, con il loro suono a mezza via tra Monti Appalachi e West Coast! Grandissimi musicisti e grande musica ora come allora! Ci piace smanettare gli Spin Doctors, band fresca e giovane nei primi anni Novanta, da cui abbiamo preso in prestito uno dei loro hit da classifica.

Il buon Jonathan Richman, artista eclettico, ancora oggi fresco e spontaneo (purtroppo sottovalutato…), ci viene incontro prestandoci questo strumentale reggae egiziano, che abbiamo riletto “sporcandolo” di note andine, mentre ci rituffiamo nei caldi Sixties con il pezzo forte del film “Easy Rider”. Capolavoro infuocato dei Lupi della Steppa e gran connubio tra musica e cinema, per non dimenticare i paesaggi delle assolate praterie americane, con la Monument Valley sullo sfondo! Segue un bis italo-irlandese! Un pezzo (l’unico!) targato Zona Sismica, o meglio frutto del genio creativo del nostro Epicentro, strumentale ed elettrico quanto basta per rimandarci all’Isola Verde ma con la giusta distorsione, seguito da un piccolo capolavoro dei Pogues! Chi erano costoro? L’invito ad ascoltarvi i loro lavori è il minimo!

E qua casca l’asino! Ma se NESSUNO di noi sa suonare il flauto, chi ha arricchito il ritornello di questo brano? Ed ecco che salta fuori la mano esperta del “nostro” fonico, il Teo, che ha voluto onorarci della sua presenza (ed amicizia!), sia qui che sulla splendida rilettura di John Barleycorn! Eh, già, il Teo ci ha messo del suo e con che risultato! Entrambi i brani, soprattutto il secondo, sono davvero impreziositi dal suo flauto! Poche note ma al posto giusto e suonate col cuore! Grande Teo! Non ha davvero prezzo quello che ha fatto!

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“La curiera” del Van De Sfroos ci riporta ai tempi della scuola e alla prima corsa delle sei del mattino, per un doveroso omaggio al più interessante cantautore italiano degli ultimi quindici anni. E perché non tentare un brano tutto al femminile, come “Salvation” dei Cranberries? Sicuramente uno dei loro pezzi più tirati, fatto di tre accordi che abbiamo voluto distorcere e alzare di volume! Non potevano mancare i Creedence di John Fogerty! Da sempre sono sulle corde e sulle pelli dei nostri strumenti, e non potevamo non citarli! Un brano magari meno noto come “Sweet Hitch Hiker” ci dà modo di far conoscere alla gente la loro ecletticità ed elettricità! Chiudiamo con una canzone ripresa dalla tradizione italiana. Un canto di velata (neanche tanto) protesta ed ironia, datato 1930, che le mondine del riso erano solite intonare durante le loro enormi fatiche nei campi.

Ne esistono tantissime versioni, come è giusto che sia un canto tradizionale. Molto bella è quella di De Gregori e Giovanna Marini, contenuta nell’album “Il fischio del vapore”. Noi, da buoni rockettari, abbiamo preferito scopiazzare il Finardi di trent’anni fa. Questa canzone ci piace davvero tanto, e ci sembrava la giusta conclusione! Che altro dire? Ci sarebbero tantissimi ringraziamenti da fare. La maggior parte è contenuta nelle note interne della copertina.

Sicuramente il “grazie” più grosso va alla gente che ci ascolta e ci segue da così tanto tempo! Senza i nostri amici, le persone che ci vengono ad ascoltare e ci incoraggiano a continuare a strimpellare in modo gioioso, non suoneremmo più. Ma quello più importante lo riserviamo al “Duchenne Parent Project”, verso cui è indirizzato il nostro sforzo, e la cui causa in sé e per sé merita l’appoggio di tutti noi! A tutte le splendide e coraggiose persone che si danno da fare per questi bambini sfortunati rivolgiamo il nostro elettrico, sudato, polveroso, entusiastico, energico, emozionato “BRAVI DI CUORE”!

BUON ASCOLTO A TUTTI!!

I SISMICI!

1. Guns Of Brixton (The Clash)

9. La Curiera (Davide Van De Sfroos)

2. Cinnamon Girl (Neil Young)

10. Ibis Redibis (Zonasismica)

3. Psycho Killer (Talking Heads)

11. Turkish Song Of The Damned (Pogues)

4. The Weight (The Band)

12. John Barleycorn Must Die (Traffic)

5. Two Princes (Spin Doctors)

13. Sweet Hitch Hiker (Creedence Clearwater Revival)

6. Egyptian Reggae (Jonathan Richman)

14. Salvation (Cranberries)

7. Ohio (Neil Young)

15. Saluteremo Il Signor Padrone (Trad. - Arr. Eugenio Finardi)

8. Born To Be Wild (Steppenwolf)



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