Giro dell’Etruria
Giro dell’Etruria

AGOSTO 2013
(cioè: tutto quello che NON E' Nordest!)

Spesso le vacanze improvvisate sono le migliori. Si parte così, senza una meta prefissata, attrezzati alla bell'e meglio con la bici, poca roba e tanta voglia di cambiare aria come ingredienti principali. Si aggiunge una telefonata ad un caro amico grottajolo, che incontra i nostri gusti e soddisfa le nostre aspettative proponendoci itinerari sghembi, si spruzza il tutto con un velo di allenamento ad affrontare qualche salita un po' impegnativa... OOOPPSS, dimenticavo l'ingrediente principale: il bel tempo! E la torta è fatta! E che torta, ragazzi!!

L'Etruria, o "Transteverina" o alto Lazio, o Giro dei Laghi, chiamatelo un po' come volete, ci ha entusiasmato! E' stato un viaggio di 400 kilometri attraverso una parte d'Italia che ti riconcilia con tutto ciò che è "Bello"!

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Il percorso, riportato sulla mappa dal buon Corrado, è stato fatto un po' a caso, un po' su segnalazione dell'amico Paolo di Carbognano, da dove siamo partiti per la nostra girata. Complici cinque giornate bellissime ed un solo acquazzone di un paio d'ore, l'itinerario si è dipanato dietro le nostre ruote con calma, ci ha riempito gli occhi di panorami diversi, di colori e profumi di stagione, di strade poco trafficate, buon vino e buona cucina. Sembra impossibile che esistano posti dove poter percorrere decine di kilometri di strada senza incontrare un'anima viva, né tantomeno un capannone, una fabbrica, un obbrobrio architettonico, strutture che ormai hanno intasato e soffocato la campagna del "Nordest che produce"! Sembra altrettanto impossibile, quando si torna a casa, che i nostri occhi e i nostri sensi si siano abituati con noncuranza alle schifezze che ci circondano!

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Abbiamo pedalato tra piantagioni di noccioli, more "da spinaro" e castagni, attraversato paesini antichi arroccati sul tufo e pascoli arsi, campeggiato nei pressi delle rovine etrusche, fatto il bagno nel mar Tirreno, nei laghi e nelle dighe, mescolando salsedine e alghe, meduse e coregoni, sabbia e pietrisco. Il tutto sempre condito di allegria, un po' di fatica e sudore, qualche crampo (soprattutto io) e la voglia giornaliera di esplorare nuovi orizzonti e panorami diversi!

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I laghi di Bolsena, Bracciano e Vico sono incantevoli, soprattutto quest'ultimo che è anche riserva naturale. La Storia, in queste zone, accompagna sempre il tuo andare, sia quando arrivi ai paesi che punteggiano la campagna viterbese e che ti accolgono con le mura, la rocca o il castello, sia lungo la strada, dove i resti etruschi non mancano mai, neppure a cielo aperto!
Bello, bello tutto!

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Belle le chilometrate lungo il Tevere, che ha mostrato angoli incontaminati e di grande effetto, scendendo a sud da una breve puntata in Umbria! Strepitosa la "catena montuosa" del monte Soratte, a trenta chilometri da Roma, sorta di piccola cordigliera che si alza dalla campagna romana, dove aleggia lo spirito del brigante Gasperone e il mistero del suo tesoro nelle grotte del posto... ... e dove, in compagnia di Paolo, Clarice e moroso, ci siamo rimpinzati per l'ultima cena in terra laziale nel bel paesino di Sant'Oreste! Noi nordici dal barbaro gergo, a tavola con un manipolo de' romanacci, a pijarse pe' er culo e cojonàrse a vicenda, in un miscuglio di dialetti, inflessioni, modi di dire, con l'immancabile bottiglia di vino e "ammazzacaffè"/rasentìn....ah se le leggi si facessero a tavola da ubriachi!!!

Grazie Paolo e Clarice ma soprattutto GRAZIE CORRADO E TRUCY!! Inimitabili compagni di viaggio, inimitabile compagnia per un po' di giorni a due ruote e una sella (guai se no la ghe fusse!!!)
Alla prossima!!

etruria
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