Punkreas – Festival No Dal Molin
Punkreas – Festival No Dal Molin

Festival No Dal Molin per i beni comuni, Vicenza 07 settembre 2011

Foto prese da ilgiornaledivicenza.it

Prima del concerto del Guccio, eccomi precipitato ed immerso nell'Universo punk dei PUNKREAS!!! In materia sono ignorantissimo e stasera mi istruiscono degli accompagnatori di eccezione : Cris, Ciroli, Cocco ed Elisa, Milkshakes ed ex-Milkshakes con amici al seguito.

Bella, bellissima la festa NO DAL MOLIN!!

La Vicenza civile, antifascista, che difende la sua terra da americani e speculatori è qua a far festa, a dir la sua su Dal Molin, Pedemontana, Tav e Acqua Pubblica! Manifestazione istruttiva, impreziosita nei giorni scorsi dagli interventi di Don Andrea Gallo, Moni Ovadia e Modena City Ramblers.

Siamo qua in mezzo a tantissima bella gente, giovani impegnati e concreti assieme a uomini e donne già nonni, attivi nel sociale, con tante iniziative presenti e future da portare avanti.

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Si sente parlare di ecologia, difesa del territorio, salvaguardia dell'ambiente, unità d'Italia, Costituzione...insomma, una gran bella occasione per veder le persone discutere, animarsi e confrontarsi sui temi sociali più disparati. Venendo alla musica, stasera suonano i Punkreas!

La serata la aprono i Dogs, gruppo quasi totalmente valdalponico, con Piero da Montecchia alla chitarra, Cavaggioni alla batteria e Mendez, ex-bassista dei Derozer (altro storico gruppo punk fine '80- primi '90, tuttora in reunion e tour) appunto al basso.

Avvio scoppiettante e rumorosissimo, cattivo come non mai, con testi in italiano (ovviamente di protesta e rivolta) per una ventina di minuti di esibizione carichissima e punk nell'animo! Tempo per un veloce cambio di strumenti, alle 22 circa saltano sù loro!

Eccoli qua, Cippa, Flaco, Paletta, Noyse, Gagno...nomignoli identificativi immediati, come immediato è quello che suonano!! Occhio : immediato sì, scontato no di certo!

Hanno già inciso sette album, più un bellissimo Live e sono IL gruppo punk italiano per eccellenza. In verità suonano anche parecchio ska e reggae, un po' come gli Ska-P, omologhi in terra di Spagna, e il tutto dal 1989. Bravi e longevi, insomma!

Partenza alla grandissima con "Voglio armarmi" : "mamma mia le cento lire adesso devi darmi!Parto per l'America perché....VOGLIO ARMARMI, CON LE ARMI", brano pacifista ed antiamericano riguardo la sorprendente facilità con cui i ragazzi delle scuole di laggiù riescano a procurarsi pistole e quant'altro.

Seguono a ruota "Bastardi", contro le speculazioni industriali e i magnaccia al potere, dalla politica alle case discografiche, "Elettrosmog", grandissimo e potente brano anti-vaticano (sentitela suonare dai Milkshakes'!Da paura!), "Sotto esame", diretta a tutti gli esami ed esaminandi che ci fanno per "render il più possibile al settore produttivo".

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Siamo dichiaratamente schierati, il concerto è a senso unico e soprattutto antifascista. La seguente "Tutti in pista" lo scandisce a chiare lettere : "il mio pensiero è sempre lo stesso, per il fascio in me non c'è posto". Tutto ciò è molto bello e libero. Basso e batteria picchiano durissimo, le chitarre sono volutamente distorte e i ragazzi ci sanno fare! Non è rumore e basta, tutt'altro! Suonano bene tutti quanti e sconfinano spesso nello ska-reggae mantenendo comunque un linguaggio immediato e direttissimo. Bravi, non c'è che dire! Cippa, il cantante, arringa il pubblico e invita a saltare, protestare e far sentire sempre la propria voce. Come quando beve l'acqua del rubinetto "buona perché è pubblica". Davvero un concerto "sociale" e impegnato!

I chitarristi si scambiano gli assoli (più morbidi e in levare Flaco, durissimi e distorti Noyse), e il concerto fila via a palla tra i classici di vent'anni e passa : "La canzone del bosco", "Acà Toro", "Sosta", "Vulcani". Su tutte svetta "Fratello Poliziotto" caustica e cattiva rappresentazione della Legge che impone e basta, senza logica, senza criterio, con la divisa che trasforma chi la porta in "abusivisti di potere" ("Polizia dappertutto, Giustizia no!...non venirmi a dire che questo è il tuo mestiere, che dei diritti umani sei l'alfiere").

Sacrosante parole, sputate con rabbia, cattiveria e convinzione, che il pubblico recepisce e fa sue! Già, il pubblico... Componente fondamentale, che sa a memoria tutte le canzoni e le canta assieme al gruppo, spesso a fianco dello stesso Cippa al microfono, dato che i Punkreas danno libero accesso alla gente sul palco. Giovani per la stragrande maggioranza, rasta e cresta in testa, coloratissimi e col sorriso stampato per tutte le due ore e passa del concerto!

La chicca quasi finale la combinano Punkreas e Derozer, sul palco assieme a cantare "Occhi puntati" ("...siamo alle solite, occhi puntati su quei capelli colorati. Gente che giudica il tuo modo di vestire, per noi son solo stronzi, cerchiam di compatire), per l'esplosione del pubblico in un boato! L'equivalente punk di Vasco e Liga sul palco assieme... con le dovute proporzioni e distinzioni!

Conclude la mitica "Canapa", coi microfoni letteralmente abbandonati in mano alla gente e il nostro Cristiano improvvisato frontman ad urlare sul palco! Spazio per tutti, tutti protagonisti in un coro libero, anarchico, sudato e carico di energia!

Dopo due ore di salti e balli, la birretta finale ci sta tutta ed è meritata! Grazie ai "nipotini" Milkshakes' Club per avermi fatto scoprire dei "quasi-coscritti" che non conoscevo!

Di sicuro ALLA PROSSIMA!

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