In Arena le canzoni di Ligabue (ma lui no)
Arena di Verona, 23 Settembre 2013
foto prese dal Web
"Un Liga evidentemente esausto ha portato in scena con l'entusiasmo di un impiegato del catasto prossimo alla pensione un concerto formalmente impeccabile ma onestamente mediocre.
Peccato!" Così, su facebook, ancora da dentro l'Arena avevo sintetizzato la mia impressione a caldo a concerto appena finito. A distanza di qualche ora, non cambio minimamente idea. Anzi, a sentire chi Ligabue l'ha visto negli ultimi anni (a differenza del sottoscritto il cui unico precedente risale al settembre 1999, sempre in Arena), non si sarebbe trattato di stanchezza ma di un modo di fare che il Luciano si porta dietro oramai da un bel po'.
Sto parlando di quelle espressioni da chi è lì per fare un compitino, neppure troppo piacevole, e finirlo il prima possibile. Come spiegare altrimenti quella frase di apertura, dopo le prime tre canzoni, in cui già annunciava la durata di due ore del concerto? (e pensare che questa estate nella stessa Arena il 71enne McCartney aveva entusiasmato per 2 ore e 50, e l'inarrivabile Springsteen ha infiammato il pubblico italiano con le quasi quattro ore di San Siro).
Il concerto non è partito male, con "Il giorno di dolore che uno ha" eseguita in apertura con stile quasi recitato con la sola orchestra, "Il peso della valigia" e quel "Leggero", che a parere dello scrivente rappresenta uno dei punti più alti toccati dal Liga, e pezzo che vedeva l'entrata in scena della band.
Peccato che da quel punto, invece che accendersi, il concerto si sia spento. Una stanca controfigura di Ligabue ha mimato in playback (sì, certo, sto esagerando, ma spero di rendere l'idea) il resto del concerto, i cui pezzi migliori sono risultati quelli più salterini, da "Eri bellissima" a "Quella che non sei" (da quello che è l'unico vero grande album di Ligabue, ovvero "Buon compleanno Elvis"), alla vodafoniana "Happy hour", al primo grande successo, ovvero "Balliamo sul mondo" e al remake remmiano di "A che ora è la fine del mondo?". Per il resto, tanto valeva ascoltare il cd a casa.
Zero partecipazione del cantautore di Correggio, i cui primi piani riportati dai megaschermi mostravano un volto praticamente mai sorridente se non alla fine di tutto. In mezzo, la versione onestamente bruttarella di "Certe notti" con la sola orchestra e una "Urlando contro il cielo" senz'anima né cuore. Il punto più basso, però, lo si è raggiunto durante l'esecuzione di quella canzone già modesta di suo che è "Buonanotte all'Italia": il Ligabue non ha saputo trovare di meglio che proiettare durante tutta la canzone foto di personaggi celebri, raggiungendo così contemporaneamente due risultati. Il primo quello di deturpare l'ascolto con i boati che si alzavano dal pubblico alla visione di questo o quel personaggio, ma questo sarebbe stato ancora accettabile.
Il secondo, e questo veramente di infimo livello, quello di scatenare gli entusiasmi mostrando i volti di Falcone e Borsellino, Papa Luciani, Simoncelli, Valentino Rossi, Gaber e simili. Una ruffianata del genere, da quello che nei suoi testi più volte si è scagliato contro i pretesi "leccaculi", è stata davvero un'operazione mal consigliata.
Naturalmente, l'hardcore fan, racconterà di un concerto bellissimo, ma
chi c'era ha sentito che l'applausometro non ha certo registrato i picchi di altre occasioni.
Che dire, in conclusione?
Visto che con quello di lunedì 23 settembre sono state 27 le serate areniane del Liga, che ne diresti
cara amministrazione locale di concedere uno dei palcoscenici più belli ed ambiti del mondo a
qualchedun'altro, nei prossimi anni?
Scaletta:
Il Giorno di Dolore
Il Peso della Valigia
Leggero
La linea sottile
Eri bellissima
Il Giorno dei Giorni
Ci Sei Sempre Stata
Quando canterai la tua canzone
Un Colpo all'Anima
Happy Hour
Caro il Mio Francesco
Quella che non sei
A Che Ora E' la Fine del Mondo?
Male non farà
Ballando sul mondo
Urlando Contro il Cielo
Buonanotte all'Italia
Certe notti
Sulla mia Strada
Tra Palco e Realtà
Taca Banda
Questa è la mia vita
Piccola stella senza cielo
Il Meglio Deve Ancora Venire
Il Sale della Terra